I romani amano i calamari, anche quelli microbici che fritti sono di una bontà assoluta.  Le ricette con i calamari sono tante e, come al solito, non sono conosciute al di fuori di Roma e provincia. Devo dire che nel marketing gastronomico non siamo stati particolarmente acuti!
Questa ricetta è elaborata perché si deve avere la pazienza di pulire i calamaretti e poi riempirli con il composto di pangrattato; per il resto non ha nessuna difficoltà. È una ricetta principalmente casalinga e che non troverete facilmente in osteria o nei ristoranti di Roma.

Calamari ripieni

  • Tempo di preparazione: 45 minuti
  • Dose per 4-6 persone
  • Difficoltà: Facile

  • Ingredienti
  • 1 kg calamari piccoli
  • Mollica di pane secco q.b. (circa 100 gr)
  • 2 acciughe sotto sale
  • 1 cucchiaio di capperi sotto sale
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • 1 mazzetto di prezzemolo
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale q.b.
  1. Preparazione
  2. Pulire bene i calamari, lavarli e asciugarli.
  3. Tritare al mixer la mollica. Dissalare bene i capperi in acqua tiepida e le acciughe.
  4. Fare un trito con i capperi, le acciughe e il prezzemolo.
  5. In un padellino con pochissimo olio e l’aglio tostare il trito di mollica. Unirlo al trito di capperi e acciughe e con questo composto riempire i calamaretti. Chiuderli con uno stecchino.
  6. In un tegame di coccio con il restante olio e l’aglio far soffriggere i calamari finché perdono la loro acqua. Sfumare con il vino e unire un bicchiere di acqua. Cuocere a fuoco medio per trenta minuti. Salare se necessario.

Piccoli segreti per il successo del piatto:

  • Quando si tosta il pane nell’olio bisogna stare attenti ai fuochi per non far bruciare tutto. Non usare mai il pangrattato acquistato.
  • Per pulire i calamari bisogna prima sciacquarli bene. Poi andrà staccata la testa e rimossa la cartilagine che sta all’interno. Andranno quindi tolte le interiora e tirata via con le mani la pelle esterna. Si rimuovono con un coltellino gli occhi. Poi andrebbe eliminato il becco dai tentacoli: si aprono i tentacoli verso l’esterno e con le mani si spinge in alto la parte centrale. Sciacquare bene il tutto nuovamente.
  • Si sala sempre alla fine della preparazione soprattutto quando è un piatto già molto sapido di suo vista la presenza dei capperi e delle acciughe sotto sale.