L’ho provato per la prima volta in una giornata autunnale ma soleggiata durante la sagra dei tartufi di Acqualagna…è stato un colpo di fulmine!
Il crostolo ha una sfoglia croccante e gustosa, estremamente calorica.
Ho asfissiato la tata di mia sorella, la signora Alda Palleri, finché non mi ha dato la ricetta della sua famiglia di Urbania.
Grazie alla De.c.o. (Denominazione di origine comunale) il crostolo è diventato capofila nella promozione della tradizione culinaria marchigiana.
Generalmente viene accompagnato da verdura cotta, salumi e formaggi marchigiani.
Crostolo di Urbania
- Tempo di preparazione: 30 minuti + 30 minuti di riposo della pasta
- Dose per 8 crostoli cotti su una padella da 24 cm
- Difficoltà: Media
- Ingredienti
- 1 uovo
- ½ bicchiere di latte tiepido
- 250 gr farina 00
- 50 gr strutto
- Sale q.b.
- Preparazione
- Fare un impasto morbido con la farina, l’uovo, i liquidi e un pizzico di sale.
- Stendere l’impasto molto sottile. Spalmare lo strutto uniformemente su tutta la sfoglia.
- Arrotolare la sfoglia a salsicciotto e lasciarla riposare in frigorifero per trenta minuti.
- Tagliare il rotolo in 8 parti. Questi filoncini andranno arrotolati come fossero lumachine. Stendere queste lumachine con il matterello molto sottili.
- Cuocere su una padella antiaderente a calore molto forte prima da una parte e poi dall’altra per pochi minuti.
- Servire i crostoli caldi con formaggi e salumi.
Piccoli segreti per il successo del piatto:
- Lo strutto non è sostituibile con burro. Se per motivi religiosi non si può assumere il maiale si può provare con il grasso di oca.
- La cottura è la parte critica della ricetta perché il calore deve essere forte ma non tale da bruciare il crostolo. Le prime volte conviene realizzare un crostolo più piccolo per utilizzarlo come prova. A Urbania utilizzano il testo, una piastra tonda di ghisa, che rende il processo più semplice.
Tata con Mirta