I porri erano amatissimi dai romani. Plinio riporta che Nerone fosse solito mangiare solo porri prima delle sue performance canore perché convinto che migliorassero la voce. Questa passione è rimasta nei millenni fino a noi moderni.
La tradizione romanesca prevede l’uso della pasta lunga spezzata per fare le minestre. Non so come mai sono così comuni gli spaghetti spezzati ma non ricordo un inverno senza il gusto di queste golosità brodose con gli spaghetti spezzati.
Pasta patate e porri
- Tempo di preparazione: 50 minuti
- Dose per 4 persone
- Difficoltà: Facile
- Ingredienti
- 150 gr spaghetti spezzati
- 2 patate piccole
- 1 porro
- Brodo di carne q.b.
- Olio extravergine di oliva q.b.
- Pecorino grattato q.b.
- Preparazione
- Lavare le patate, sbucciarle e tagliarle a tocchetti.
- Lavare e tagliare a rondelle il porro.
- In un tegame con l’olio far appassire il porro coperto per dieci minuti a fuoco dolce. Aggiungere le patate a tocchetti e poi qualche mestolo di brodo. Continuare la cottura per circa venti minuti o fino a quando le patate risultino cotte.
- Inserire gli spaghetti spezzati e portarli a cottura. Salare. Servire con pecorino grattato.
Piccoli segreti per il successo del piatto:
- Utilizzate patate non farinose e che rimangono compatte a fine cottura.
- Per un buon brodo di carne guardare qui
- Per condire questa minestra, oltre al pecorino grattato, utilizziamo spesso anche un poco di olio aromatizzato al peperoncino.