Questo è uno dei pochi dolci che riuniscono l’Italia intera. Un paese come il nostro, diviso da tradizioni, storia e cultura di carattere locale ha prodotto ricette locali e regionali e tradizioni peculiari.
Questo è uno dei pochi riti tradizionali di quasi tutte le regioni dello stivale con ricette abbastanza simili.
Tale identità non poteva essere accettata tout court: almeno nel nome bisognava distinguersi!
Così queste ricette hanno nomi diversi nelle varie località: chiacchiere, bugie, cenci, sfrappole, crostoli, fiocchetti, galani, lattughe, cioffe, risole. Noi a Roma le chiamiamo frappe.
Mia Nonna Irene, essendo friulana, li chiamava crostoli e usava la grappa nell’impasto invece del vino dei castelli.

Crostoli

  • Tempo di preparazione: 60 minuti
  • Dose per 6-8 persone
  • Difficoltà: Media

  • Ingredienti
  • 120 gr farina 00
  • 130 gr farina Manitoba
  • 2 uova
  • 25 gr di zucchero
  • 30 gr di burro
  • 40 gr di grappa
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • 1 pizzico di sale
  • Strutto (o olio di semi di arachide) per friggere q.b.
  • Zucchero a velo q.b.
  1. Preparazione
  2. Setacciare le farine e il lievito su un piano da lavoro e formare una fontana. Nel mezzo mettere le uova, lo zucchero, la grappa, il burro e il sale. Con una forchetta iniziare ad amalgamare bene il tutto e poi continuare a mescolare con le mani sino ad ottenere un impasto morbido ma non appiccicoso. Far riposare l’impasto coperto per almeno trenta minuti.
  3. Tirare la pasta con la sfogliatrice fino allo spessore di un millimetro. Infarinare bene il composto e tagliarlo a losanghe della grandezza voluta.
  4. In una capace padella far sciogliere lo strutto e portarlo alla temperatura di 170°. Friggere pochi crostoli alla volta, rigirandoli almeno un paio di volte in modo da farli dorare e fargli fare le tipiche bolle.
  5. Scolarli su carta assorbente.  Friggere tutti i crostoli.
  6. Appena freddi spolverarli con lo zucchero a velo.

Piccoli segreti per il successo del piatto:

  • La forma che nonna dava ai crostoli era a nodo, come in foto. Si può ovviamente scegliere un altro tipo di formato.
  • Quando si scolano sulla carta assorbente non accatastarli gli uni sugli altri per evitare che rimangano unti e soprattutto per evitare che perdano croccantezza.
  • Non coprire mai i crostoli quando sono ancora caldi.

 Nonna Irene e Nonno Aldo