L’origine della cicerchiata e degli struffoli è probabilmente greca. Mentre gli struffoli napoletani sono molto conosciuti, meno nota è la cicerchiata.
In Italia centrale si chiama cicerchiata perché le palline di pasta fritta somigliano molto alle cicerchie, un legume coltivato in Umbria e nelle Marche.
In un trattato di cucina del cuoco Carlo Nascia della famiglia Farnese, “Li quattro banchetti”, viene descritta per la prima volta la ricetta di questo dolce da lui chiamato “struffoli alla romana”.
Come ogni ricetta antica, ogni regione e ogni famiglia ha la sua versione e diversa è anche la ricorrenza in cui veniva realizzata.
La mamma del mio nonno materno, Nonna Anna, preparava la cicerchiata per festeggiare il carnevale.

Cicerchiata di Nonna Anna

  • Tempo di preparazione: 60 minuti
  • Dose per una torta da 1 kg
  • Difficoltà: Facile

  • Ingredienti
  • 500 gr farina 00
  • 3 uova medie
  • 50 gr burro
  • 1 bicchierino di liquore all’anice
  • 150 gr zucchero
  • 10 gr cacao amaro
  • Scorza di 1 arancia
  • Succo di 1/2 arancia
  • 200 gr miele
  • Olio di semi di arachide q.b.
  1. Preparazione
  2. Impastare la farina con le uova, il burro e il liquore.
  3. Stendere l’impasto con il matterello e poi tagliarlo a striscioline sottili. Ricavare dalle striscioline delle palline piccole come l’unghia del mignolo.
  4. Friggerle in un pentolino pieno di olio. Scolarle su carta assorbente.
  5. Intanto mettere in un tegame il miele e lo zucchero a cuocere a fuoco basso finché non si siano ben sciolti.
  6. Aggiungere quindi il cacao, la scorza di arancia ed il succo di arancia. Mescolare bene e unire le palline fritte.
  7. Cuocere per alcuni minuti finché il composto non sia ben amalgamato e caramellato.
  8. Versare il composto su un piatto da portata leggermente unto di olio, formando una piramide.
  9. Decorare con codette colorate o confettini argentati.

Piccoli segreti per il successo del piatto:

  • Le palline devono essere piccine perché così il sapore predominante è quello del miele e dell’arancio.
  • Conviene friggere poche palline alla volta per non abbassare troppo la temperatura dell’olio che deve rimanere intorno ai 170°.
  • La quantità di condimento al miele è abbondante affinché ricopra bene tutte le palline. Converrebbe attendere qualche minuto prima di metterlo sul piatto di portata e soprattutto usare un cucchiaio invece di versarlo, per evitare che il condimento non sia troppo.

 Da sin: la mia bisnonna Anna con Nonna Irene e il suo figlio più piccolo