Montaigne annota stupito nel suo “Journal de voyage en Italie” del 1580 che “In tutta Italia vi danno fave crude, piselli, mandorle verdi e lasciano i carciofi pressoché crudi”.
Quando la verdura è di ottima qualità e fresca non c’è nulla di meglio che consumarla cruda! Sgranare le fave poi diventa quasi un passatempo post-prandiale nelle calde primavere romane.
Questa bruschetta è un apripasto delizioso e facilissimo.
Bruschetta di fave di zia Silvana
- Tempo di preparazione: 30 minuti
- Dose per 6-8 persone
- Difficoltà: Facile
- Ingredienti
- 400 gr fave sgranate
- 1 cipollina fresca
- 100 gr prosciutto crudo
- Olio extravergine di oliva q.b.
- Sale e pepe q.b.
- 4 fette pane casareccio
- Preparazione
- In un pentolino con acqua bollente lessare per 1 minuto le fave. Scolarle e metterle in una ciotola con acqua e ghiaccio. Togliere la buccia a tutte le fave e metterle da parte.
- In una padella far soffriggere la cipolla e il prosciutto con poco olio. Unire le fave e cuocerle per un paio di minuti. Salare e pepare.
- Tostare il pane casareccio. Metterci sopra un po’ di composto di fave.
- Versare a filo pochissimo olio crudo a filo e servire.
Piccoli segreti per il successo del piatto:
- La cipolla e il prosciutto vanno messi in padella quando questa è ancora fredda. Solo così il soffritto della cipolla sarà dolce e il prosciutto potrà sudare.
- Se si vuole, si può aggiungere una crema al pecorino. Si fa bollire una tazzina di acqua e si aggiunge a filo al pecorino grattugiato finché non diventa una crema.
Zaia Silvana con zio Sandro