Adoro leggere il libro “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” di Pellegrino Artusi perché lo trovo irresistibile in molte sue parti. Il fatto poi che molti composti cremosi venissero da lui chiamati “poltiglia” mi fa sganasciare irrefrenabilmente.
Mi spiace che non sia mai sceso a Roma e che non abbia voluto omaggiare la cucina laziale nei suoi scritti. Per fortuna un suo lettore romano gli spedì una ricetta di un dolce senza nome, che il Sommo chiamò “Dolce Roma” per omaggiare la capitale e inserì nelle ultime edizioni, sempre rigorosamente autoprodotte, del suo famosissimo libro.
Questo dolce è caldo, cremoso, consolatorio. Io ho leggermente modificato le dosi della crema e della meringa e aggiunto le mandorle a filetti.

Dolce Roma

  • Tempo di preparazione: 20 minuti
  • Dosi per 4-6 persone
  • Difficoltà: Facile

  • Ingredienti
  • 4 mele Golden
  • 100 gr di vino bianco secco
  • 60 gr di zucchero
  • Per la crema:
  • 250 gr di latte intero
  • 2 tuorli
  • 50 gr di zucchero
  • 15 gr di amido di mais
  • Per la meringa:
  • 2 albumi
  • 15 gr di zucchero a velo
  • Mandorle a filetti q.b.
  1. Preparazione
  2. Sbucciare le mele privandole con un coltellino del torsolo e pareggiando la sommità e la base per farle stare bene in piedi.
  3. In un tegame disporre dritte le mele aggiungendo il vino e lo zucchero. Cuocere a fuoco vivo e con coperchio per sei minuti circa, rivoltandole e cuocendole altri cinque – sei minuti sempre coperte. Scolarle su un piatto.
  4. Intanto preparare la crema. In un tegame portare a bollore il latte. In una ciotola mescolare i tuorli con lo zucchero e l’amido. Versare il latte bollente sul composto di uova e mescolare bene con una frusta. Travasare il tutto nel tegame del latte e portare a cottura la crema mescolando con la frusta.
  5. Infine in un’altra ciotola montare con le fruste gli albumi, unendo poco alla volta lo zucchero a velo.
  6. Disporre le mele cotte su una teglia da forno imburrata. Riempirle al centro con la crema, versandone anche un pò sulla sommità, e terminare con la meringa.
  7. Spolverarle con mandorle a filetti.
  8. Cuocerle in forno caldo a 200° per alcuni minuti (il mio forno ha impiegato sette minuti esatti per farle diventare di un bel nocciola tenue).
    Servire tiepide.

Piccoli segreti per il successo del piatto:

  • Comprare mele ben sode e non troppo mature e fare attenzione in cottura di non cuocerle troppo.
  • La cottura in forno è indicativa. Si deve controllare che la meringa diventi color nocciola senza bruciare.
  •  Io le preparo in cocottine monoporzioni. Va considerato che una mela intera a commensale è decisamente una porzione abbondante di dolce.