A Trastevere esiste una farmacia antichissima a Santa Maria della Scala, tuttora visitabile, piena di alambicchi e altre strumentazioni seicentesche che usavano per fare i medicamenti. Alcuni “farmaci” antichi erano estratti e infusioni. Tra queste infusioni si possono annoverare i primi amari, i cordiali e i liquori. Solo in un secondo tempo, con l’avvento del Rinascimento, il liquore perse la sua originaria forma medicamentosa ed ottenne solamente quella di corroborante fine pasto.
In inverno acquisto i melograni per preparare questo liquore fresco e speziato. Da servire ghiacciato.
Liquore al melograno
- Tempo di preparazione: 7 giorni
- Dosi per 1 bottiglia
- Difficoltà: Facile
- Ingredienti
- 250 gr di alcool puro al 90%
- i chicchi di 2 melograni
- 1 bacca di cannella
- 3 chiodi di garofano
- Per lo sciroppo:
- 400 gr acqua
- 350 gr zucchero
- Preparazione
- Mettere in infusione per 7 giorni nell’alcool i chicchi del melograno insieme alle spezie. Lasciare il barattolo in un luogo buio e asciutto e muovetelo ogni giorno.
- Trascorso questo tempo preparare uno sciroppo mescolando in un pentolino lo zucchero con l’acqua finché non è completamente sciolto. Portare a lieve bollore e poi spegnere il fuoco e lasciarlo raffreddare.
- Filtrare l’alcool passandolo per un passino a maglie strette e aggiungerlo allo sciroppo.
- Imbottigliare dopo aver filtrato il liquore con un passino coperto di garza sterile.
- Lasciarlo in un luogo asciutto e buio almeno un mese prima di consumarlo.
- Va servito freddissimo.
Piccoli segreti per il successo della ricetta:
- Per sgranare il melograno si deve prima tagliare la calotta superiore e poi incidere la buccia esterna dove sono le membrane bianche così da ottenere spicchi. Allargare con le dita ogni spicchio e il melograno si aprirà magicamente come un fiore. A questo punto si può sgranare facilmente.
- Lo sciroppo non va cotto a lungo perché altrimenti l’acqua evapora e diventa troppo dolce.