Gli strozzapreti sono un’antica pasta italiana, a forma di grossi cannelli lunghi un pollice e perciò non sempre agevoli da consumare.Citati più volte nella letteratura romanesca, gli strozzapreti nascono, ovviamente, come pasta da cuocere nei giorni di festa.
La testimonianza del Belli, osservatore molto attento degli usi della borghesia e del popolo più abbiente dell’Ottocento, è preziosa: si tratta di “cannelletti di pasta prosciugata, lunghi un pollice da condire o cuocere col sughillo”.

Lo stesso Belli nella “Scampagnata” osserva come i preti fossero degli scrocconi che si auto-invitavano a pranzo dai loro fedeli con un appetito famelico.

Nun pòi crede che ppranzo che ccià ffatto
quel’accidente de Padron Cammillo.
Un pranzo, ch’è impossibbile de díllo:
ma un pranzo, un pranzo da restacce matto.
            
     Quello perantro c’ha mmesso er ziggillo
a ttutto er rimanente de lo ssciatto,
è stato, guarda a mmé, ttanto de piatto
de strozzapreti cotti cor zughillo.
             
     Ma a pproposito cqui de strozzapreti:
io nun pozzo capí ppe cche rraggione
s’abbi da dí cche strozzino li preti:
             
     quanno oggni prete è un sscioto de cristiano
da iggnottisse magara in un boccone
er zor Pavolo Bbionni sano sano.

Strozzapreti alla romana

  • Tempo di preparazione: 60 minuti
  • Dosi per 4 persone
  • Difficoltà: Facile

  • Ingredienti
  • Per la pasta:
  • 320 gr di farina 00
  • 80 gr di farina di semola rimacinata
  • 200 gr di acqua tiepida
  • Per il condimento:
  • 250 gr pomodori pelati
  • 1 cipolla
  • pecorino romano grattugiato q.b.
  • Olio extravergine di oliva
  • Sale q.b.
  1. Preparazione
  2. Sulla spianatoia fare una fontana con la farina. Creare un buco al centro in cui mettere l’acqua bollente. Mescolare prima con una forchetta e poi con le mani per circa dieci minuti, finché la pasta non risulta liscia ed omogenea. Coprirla con del cellophane e lasciarla riposare per un’ora.
  3. Preparare il condimento. Passare i pelati in un passaverdure e poi filtrarli in un colino per eliminare tutti i semi. In una padella capiente con poco olio e la cipolla intera far cuocere il sugo per circa dieci minuti. Salare.
  4. Prendere la pasta e stenderla con il matterello fino allo spessore di circa 3 mm. Tagliarla a strisce di 3 mm. Prendere una striscia alla volta e arrotolarla tra i palmi delle mani facendola scivolare. Staccare i pezzi che si sono formati ad una lunghezza simile al pollice. Adagiare gli strozzapreti sulla spianatoia infarinata.
  5. Mettere a bollire una pentola piena di acqua per la pasta. Salare l’acqua con 7-10 gr sale grosso per litro di acqua e cuocere gli strozzapreti.
  6. Scolarli al dente e ripassarli nella padella con il sugo; unire il pecorino grattato. Salare se necessario e servire.

Piccoli segreti per il successo del piatto:

  • I pelati devono essere di ottima qualità. La famosa “acidità” contrastata con lo zucchero (pratica assolutamente inutile) sono il segno o della bassa qualità del prodotto, o dell’errore in cottura. Il pomodoro infatti va cotto o per poco tempo (intorno ai dieci-quindici minuti massimo) o per cotture lunghissime come per il ragù.
  • Un sugo, pesante ma delizioso, adatto agli strozzapreti è anche quello della coda alla vaccinara. Per vedere la ricetta andare qui.
  • Per cuocere la pasta in modo ideale bisogna considerare 1 litro di acqua per ogni 100 gr di pasta.