Durante il viaggio nella provincia piacentina per il ponte del 2 giugno, volevo disperatamente visitare la villa di Verdi in località S. Agata. La biglietteria era chiusa e riapriva dopo pranzo. Cerchiamo quindi un ristorante, più che altro per passare del tempo. Finiamo in un posto magico, “Trattoria La Verdiana”: pieno di piatti prelibati, di fotografie e stampe del Maestro, di mobili prestati al set di Novecento e un oste generoso che mi ha fatto scoprire una trattoria, oramai chiusa da 40 anni, tra le prime ad avere una stella Michelin… la mitica Trattoria Cantarelli.
Che bello incontrare persone appassionate del proprio lavoro e generose con gli estranei!
Zabaione agli amaretti di Cantarelli
- Tempo di preparazione: 20 minuti
- Dosi per 4 persone
- Difficoltà: Facile
- Ingredienti
- 4 tuorli (io 5 tuorli)
- 5 cucchiai di zucchero
- 150 gr di amaretti (io 100 gr)
- 250 gr di panna da montare
- 100 ml di liquore Strega
- Preparazione
- Montare i tuorli con lo zucchero. Aggiungere il liquore e iniziare a cuocere lo zabaione a bagno maria per una decina di minuti.
- Intanto tritare gli amaretti grossolanamente e mescolarli allo zabaione ancora caldo.
- Far raffreddare velocemente sempre mescolando il composto.
- Montare in una ciotola la panna. Aggiungerla in più riprese allo zabaione a temperatura ambiente.
- Lasciare in frigorifero per almeno 8 ore prima di servirlo.
Piccoli segreti per il successo del piatto:
- Il bagnomaria è un procedimento di cottura in un recipiente non a contatto diretto del fuoco, ma immerso in acqua mantenuta alla temperatura desiderata; quindi in questo caso dentro un pentolino pieno di acqua.
- L’acqua del bagnomaria per lo zabaione non deve mai raggiungere il bollore per non fare impazzire la crema.
- Per montare la panna e non farla diventare burro, il trucco è di utilizzare una ciotola precedentemente lasciata in freezer per un’ora.