La pasta e patate era uno dei piatti preferiti nella mia infanzia. È un piatto povero, tradizionale, che si mangia ancora in alcune trattorie e ovunque a casa. Piace a tutti. La pasta utilizzata a Roma sono gli spaghetti spezzati.
Nonna Violetta me la faceva sempre. La sua era molto brodosa, come tutte le minestre romane.
Pasta e Patate di Nonna Violetta
- Tempo di preparazione: 40 minuti
- Dose per 4 persone
- Difficoltà: Facile
- Ingredienti
- 120 gr spaghetti spezzati
- 4 patate di media grandezza
- 3 cucchiai di passata di pomodoro
- ½ Cipolla
- Olio extravergine di oliva q.b.
- Sale e pepe q.b.
- Pecorino grattugiato q.b.
- Preparazione
- In un pentolino stufare in poco olio il trito di cipolla a fuoco dolce per circa cinque minuti.
- Aggiungere la passata di pomodoro e le patate tagliate a pezzetti e cuocere per altri cinque minuti.
- Mettere circa un litro e mezzo di acqua calda e continuare la cottura.
- Dopo circa venti minuti, quando le patate saranno quasi cotte, buttare la pasta e portarla a cottura.
- Spegnere il fuoco e lasciar riposare la minestra per pochi minuti. Salare.
- Servire con un filo di olio e il pecorino grattugiato.
Piccoli segreti per il successo del piatto:
- Se si vuole rendere la minestra più cremosa bisogna schiacciare con la forchetta una patata prima di aggiungere la pasta spezzata.
- Utilizzare patate non farinose e che rimangano compatte a fine cottura. Le migliori sono di tipo Vivaldi, Primula, Mirabel o Lisetta.
- La ricetta romana prevede l’uso anche del guanciale. Io invece la preferisco totalmente vegetariana.
Nonna Violetta. All’epoca si usava andare negli studi fotografici!