La marmellata è un classico della colazione inglese. Nella Direttiva Europea del 1982 si è ufficialmente chiarito che il termine si riferisce unicamente ai prodotti a base di agrumi.
Anche se alcuni storici ne danno la scoperta allo scozzese James Keiller nel 1500 e altri storici ai cuochi della spagnola Caterina di Aragona, la prima testimonianza scritta risale al 1677 nel libro dell’inglese Eliza Cholmondeley. Questa antesignana della marmellata era praticamente solida. Ma già nel libro del 1714 “A Collection of above Three Hundred Receipts” la ricetta è molto simile a quella attuale con zucchero, polpa e scorza di arancia e il succo del limone che aziona la pectina.
Ogni anno preparo molte arance candite, mi avanza quindi tanta polpa; preparo così una marmellata buonissima, densa e dolce con un lievissimo retrogusto amaro.
Marmellata di arance
- Tempo di preparazione: 2 giorni
- Dosi per 4 barattoli da 250 gr
- Difficoltà: Medio
- Ingredienti
- 1,5 kg di polpa di arance Nevel
- Scorze di 2 arance bio
- 800 gr di zucchero
- Il succo di 1/2 limone
- Preparazione
- Tagliare e julienne le scorze delle arance.
- In un pentolino con poca acqua far bollire per due-tre minuti la julienne. Scolare e ripetere l’operazione per un’altra volta.
- Metterle in un tegame bello largo insieme allo zucchero la polpa tagliata delle arance. Lasciar macerare tutto per un’ora.
- Mettere il tegame sul fuoco e portare a bollore. Lasciare bollire tutto per circa tre minuti e poi spegnere il fuoco e lasciar raffreddare il composto.
- Versare il composto in una terrina di ceramica o vetro, coprire con la carta forno e lasciare riposare in frigorifero fino al giorno dopo.
- Il giorno dopo vanno sterilizzati i barattoli e i tappi.
- Metterli nel forno, impostare la temperatura a 120° e lasciarli lì per un’ora. Spegnere il forno e iniziare la cottura della marmellata.
- Filtrare lo sciroppo con un colino dentro un tegame e portarlo ad ebollizione fino a 104°. Ci vorranno circa quindici minuti. Aggiungere poi i pezzettini di arance presenti nel colino e continuare la cottura per altri quindici minuti o comunque fino alla temperatura di 104°. Per verificare se la marmellata è pronta senza la presenza del termometro prendere un cucchiaino di composto e farlo cadere su un piattino, soffiare sopra e provare a rivoltare il piattino. Se il composto scende troppo velocemente la marmellata deve cuocere ancora, se, invece, scivola lentamente la marmellata è pronta.
- Versare la marmellata ancora bollente nei barattoli sterilizzati. Chiudere i barattoli con il tappo, capovolgerli e lasciarli raffreddare completamente.
Piccoli segreti per il successo del piatto:
- La bollitura delle scorze di arancia serve a farle perdere l’amaro.
- Mi raccomando di utilizzare una ciotola di ceramica e metterla in frigorifero solo quando il composto è a temperatura ambiente.
- Io tendo sempre a sterilizzarli anche dopo. Lo faccio in acqua bollente. Si mettono i barattoli in una pentola. Si riempie la pentola di acqua che deve superare di 5 cm il tappo dei barattoli e poi si mette sul fuoco. Appena bolle si calcolano circa venti minuti per i barattoli da 250 gr e trenta minuti per quelli da 500 gr. Si spegne il fuoco e si lasciano tutti i barattoli dentro l’acqua fino a raffreddamento completo. I barattoli dovrebbero andare sottovuoto appena l’acqua si raffredda. I barattoli che non sono andati sottovuoto devono essere consumati immediatamente e non possono essere messi in dispensa.
Buongiorno a lei. Si, le scorze vanno candite con tutto l’albedo. Un saluto
Buongiorno,
per la marmellata l’albedo lo elimino e tengo solo le scorze che taglio a julienne. Se invece faccio i canditi invece l’albedo lo tengo. Un saluto