Quando anche a Roma c’erano le fraschette le persone andavano a prendere un bicchiere di vino accompagnato da pane, burro e alici o da un filetto di baccalà fritto. Era l’aperitivo degli antichi, si socializzava e beveva in tavoli spesso collettivi e si spilluzzicava qualcosa. Quella Roma non esiste più da tanti anni. Quello che è rimasto sono i piatti casalinghi con questo abbinamento che diventa sontuoso quando gli ingredienti sono di alta qualità.
In molti ristoranti del litorale con burro e alici si condiscono gli spaghetti, io preferisco questo condimento per le fettuccine. Piatto facilissimo e velocissimo di una bontà commovente e come scrisse Trilussa nel sonetto Nerone:
” Tornò a la Reggia ch’era mezzanotte.
— Embè? — chiese Nerone — che se dice?
Racconta… Com’annamo? —
A BURR’ E ALICE !
La gente magna, beve e se ne fotte…”

Fettuccine burro e alici

  • Tempo di preparazione: 30 minuti
  • Dosi per 4 persone
  • Difficoltà: Facile

  • Ingredienti
  • Per la pasta fresca:
  • 4 uova
  • 300 gr farina 00
  • 100 gr semola rimacinata
  • Per il condimento:
  • 8 filetti di alici sotto sale
  • 120 gr burro di centrifuga francese
  • 4 taralli al peperoncino (opzionale)
  • Sale e pepe q.b.
  1. Preparazione
  2. Lasciare il burro a temperatura ambiente per un paio di ore.
  3. Fare le fettuccine. Sulla spianatoia versare le farine, creare un buco al centro e versarvi le uova. Impastare finché il composto non risulti ben liscio. Coprire con cellophane e far riposare a temperatura ambiente per un’ora.
  4. Tirare la pasta con la sfogliatrice fino allo spessore di due millimetri. Infarinare bene il composto e tagliarlo a losanghe di circa 5 millimetri.
  5. Mettere a bollire l’acqua per le fettuccine in una pentola.
  6. Preparare le alici. Eliminare le lische addominali e le code. Passarle sotto l’acqua corrente per alcuni minuti per dissalarle. Tritarle al coltello molto finemente.
  7. Intanto frullare in una ciotola il burro con una frusta elettrica, finché abbia incorporato molta aria diventando spumoso. Condirlo con pepe e le alici tritate.
  8. Sbriciolare i taralli al mixer.
  9. Salare molto poco l’acqua di cottura della pasta. Cuocere la pasta per tre minuti, scolarla e metterla nella ciotola con il burro alle alici e mescolarla bene, aggiungendo poca acqua di cottura se necessario.
    Impiattare e spolverare con il tarallo tritato.

Piccoli segreti per il successo del piatto:

  • La scelta del burro d’oltralpe può sembrare azzardata per un ricettario di famiglia. La realtà, mi dispiace immensamente ammetterlo, è che il burro francese o bavarese è di una qualità generalmente superiore. Raramente sa di formaggio ed è più sapido. Se si vuole si può provare un burro italiano di centrifuga: ultimamente ce ne sono in commercio anche di buoni.
  • Per chi la ama fresca si può aggiungere alla fine un po’ di scorza di limone grattugiata ma solo se non si mettono i taralli al peperoncino. I taralli mi piacciono a me perché danno croccantezza, masticabilità e anche un po’ di piccantezza.
  • Per cuocere la pasta in modo ideale bisogna considerare 1 litro di acqua per ogni 100 gr di pasta.