L’Abbacchio Romano IGP è ottenuto dalla carne fresca di agnelli da latte, sia maschi che femmine.
La particolarità del prodotto non risiede nella razza, ma nell’allevamento allo stato brado, nutrito unicamente di latte materno e soprattutto nella monticazione, cioè il trasferimento delle greggi nei pascoli montani.
Questa è una ricetta storica laziale. Oramai in famiglia non la facciamo quasi più, ma è un piatto di una bontà assoluta e decisamente semplice da realizzare.
Costolette fritte panate alla romana
- Tempo di preparazione: 40 minuti
- Dose per 4 persone
- Difficoltà: Facile
- Ingredienti
- 8 costolette di abbacchio
- 4 fette di pane casareccio senza crosta
- 4 cucchiai di pangrattato
- 2 uova
- 40 gr pecorino grattugiato
- 40 gr nocciole tritate
- 1 mazzetto di erbe con timo, salvia, mentuccia
- Farina q.b.
- Olio di semi di arachide per friggere q.b.
- Sale e pepe q.b.
- Preparazione
- Tostare leggermente il pane.
- Eliminare l’osso interno delle costolette. Appiattirle con il batticarne fino ad una altezza di 1 cm massimo senza rovinare l’osso esterno.
- Tritare al mixer il pane, le erbe, le nocciole e il pecorino. Aggiungere il pangrattato e mescolare.
- Battere le uova in una ciotola. Salarle e peparle leggermente.
- Passare le costolette prima in poca farina, poi nell’uovo battuto e infine nel trito di pane aromatizzato.
- Friggere le costolette a 170° massimo per tre-quattro minuti per parte.
- Scolarle e metterle ad asciugare su carta forno.
- Salare e servire.
Piccoli segreti per il successo del piatto:
- L’uso del batticarne è fondamentale e va fatto con cura per non rovinare le fibre della carne. In questo caso più che per ammorbidire si usa per far diventare sottili (non più di un centimetro)
- Nella ricetta tradizionale è previsto solamente il pangrattato. L’uso delle erbe esalta i sapori mentre la frutta secca aumenta la croccantezza.