La mamma del mio nonno materno Aldo realizzava spesso dolci per i numerosi nipoti. Ho una sua fotografia in cui sembrava molto vecchia anche se all’epoca doveva avere una sessantina di anni.
Un aneddoto familiare che mi raccontò mia nonna Irene, sua nuora, era che tutta la famiglia aveva la stessa iniziale del nome: la mamma era Anna e i figli Ada, Alberto e Aldo Pasquini. In casa si sentiva sempre risuonare “Aa…” per chiamarsi e tutti rispondevano. Solo il bisnonno aveva una iniziale diversa, la P di Pietro e perciò i figli dicevano “Solo papà fa PiPì”.
Mamma mi raccontò che lei e i suoi fratelli amavano moltissimo questi biscotti per un enorme senso di trasgressione. La nonna infatti glieli serviva per merenda accompagnati da un liquore all’anisetta in cui potevano inzupparli. Il liquore dato ai bambini! Non stento a credere che chiedeva loro di non dirlo ai genitori.

Biscotti di nonna Anna

  • Tempo di preparazione: 60 minuti
  • Dose per 50 biscotti circa
  • Difficoltà: Facile

  • Ingredienti
  • 300 gr farina 00
  • 150 gr zucchero
  • 1 uovo
  • 80 gr latte
  • 1/2 bustina lievito chimico
  • Scorza di ½ limone grattugiato
  • 60 gr olio di semi
  • Zucchero di canna q.b.
  1. Preparazione
  2. In una ciotola impastare la farina con l’olio, l’uovo, lo zucchero, il limone e il lievito.
  3. Aggiungere a filo il latte leggermente tiepido finché l’impasto non diventa morbido ma non appiccicoso. Impastare velocemente e formare un panetto da far riposare coperto per trenta minuti.
  4. Prendere pezzi di impasto e con le mani formare dei filoncini di un paio di centimetri di diametro. Tagliare i filoncini ogni 8 cm. I biscotti devono essere simili alle dita di una mano di un adulto.
  5. Passarli nello zucchero di canna.
  6. Disporre i biscotti su una teglia coperta di carta forno e cuocerli in forno a 180° fino a doratura.

Piccoli segreti per il successo del piatto:

  •  La farina per questo tipo di biscotti è quella debole con un W massimo di 240. Questo farà si che non si sviluppi la maglia glutinica. Per questa stessa ragione l’impasto va lavorato poco.
  • Sia la farina che il lievito vanno prima setacciati.
  • Aggiungere il latte a filo perché ogni tipo di farina assorbe i liquidi in modo diverso. L’impasto deve risultare morbido ma non colloso.
  • Sulla teglia i biscotti andrebbero posizionati distanziati tra loro perché cresceranno in cottura.
  • La frolla non si dovrebbe scurire troppo quindi meglio controllare la cottura ogni tanto. Il mio forno impiega circa venti minuti.

 il bisnonno Pietro