Nel ‘600 Giacomo Castelvetro scrisse un testo bellissimo: “Brieve racconto di tutte le radici, di tutte l’erbe e di tutti i frutti che crudi o cotti in Italia si mangiano” che aveva lo scopo far comprendere agli Inglesi come mai gli italiani mangiassero le verdure.
Certamente il clima ci ha favorito, donandoci gemme verdi e succulente praticamente tutto l’anno.
Uno degli ortaggi più stupefacenti, sia per forma che per gusto, è sicuramente il carciofo.
Castelvetro scrisse: “Seguitano i carciofi, dico in Italia, ove non durano tutto l’anno…
Si mangiano i carciofi crudi e cotti, ma con alcun ragionevole riguardo, perché, come son grossi quanto è una commune noce, son buoni da mangiar crudi, né altro con essi si mangia che sale, pepe e cacio vecchio”.
Riprendendo il suo suggerimento riporto la ricetta di questa insalata semplicissima ma super gustosa.

Insalata di carciofi, provolone e mandarino

  • Tempo di preparazione: 10 minuti
  • Dosi per 4 persone
  • Difficoltà: Facile

  • Ingredienti
  • 4 carciofi
  • 100 gr di provolone piccante
  • 1 mandarino
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale e pepe q.b.
  • 1 Limone
  1. Preparazione
  2. Lavare i carciofi e mondarli. Eliminare le foglie esterne più dure e con un coltellino affilato incidere il carciofo a spirale come per farlo diventare una rosa. Tagliarlo a metà, eliminando eventuali barbe. Pulire il gambo del carciofo eliminando le fibre esterne.
  3. Appena puliti, immergerli nell’acqua con il succo di un limone per evitarne l’ossidazione.
  4. Tagliare a scaglie sottili il provolone.
  5. Spremere il succo di un mandarino e filtrarlo con un passino.
  6. In una ciotolina mescolare il succo del mandarino con sale, pepe e l’olio d’oliva.
  7. Affettare a fettine sottilissime i carciofi e metterli su un piatto da portata.
  8. Condire i carciofi con la citronette al mandarino e servire con le scaglie di formaggio.

Piccoli segreti per il successo del piatto:

  • In inverno utilizzo i carciofi violetta. Li acquisto solitamente nella stagione centrale (dicembre) in modo da non avere le barbe o le foglie rosa dure.
  • Il passaggio in acqua acidulata è obbligatorio perché il taglio ossida l’ortaggio che diventa subito nero. Spesso passo il limone anche sulla lama del coltello.