A Roma, ma soprattutto sul litorale romano, non c’è ristorante di pesce che non serva questa squisitezza. Ad Ostia e Fiumicino ci sono ristoranti che hanno fatto la loro fortuna con questa frittura.
A me non piace sporcarmi le mani e quindi pulisco tutto e tolgo il carapace, così la frittura risulta leggermente meno fotogenica.

Frittura di calamari e gamberi

  • Tempo di preparazione: 30 minuti
  • Dose per 4-6 porzioni
  • Difficoltà: Facile

  • Ingredienti
  • 4 calamari di media grandezza
  • 20 gamberi
  • farina di semola rimacinata q.b.
  • olio di semi di arachide per frittura q.b.
  • sale q.b.
  • Per la pastella:
  • 100 gr di farina di riso
  • 160 ml di acqua frizzante ghiacciata
  1. Preparazione
  2. Pulire i calamari e tagliarli a rondelle. Pulire bene i gamberi togliendo il carapace e il budello.
  3. Mettere i calamari in un sacchetto di plastica con qualche cucchiaio di farina di semola rimacinata.
  4. Scuotere bene il sacchetto in modo che gli anelli di calamaro siano completamente ricoperti dalla farina.
  5. Ripetere il procedimento con i gamberi prestando più attenzione per non romperli.
  6. Setacciare prima i calamari e poi i gamberi per rimuovere la farina in eccesso.
  7. In una padella fonda scaldare abbondante olio per fritture e portarlo a 165°-170°.
  8. Preparare una pastella molto liquida con la farina di riso e l’acqua frizzante, entrambe estremamente fredde.
  9. Passare brevemente nella pastella i calamari e i gamberi e poi tuffarli nella padella pochi alla volta.
  10. Friggerli per pochi minuti, scolarli con un cucchiaio forato e adagiarli su fogli di carta assorbente affinché s’asciughino dall’olio in eccesso.
  11. Salare e servire ancora bollenti con spicchi di limone.

Piccoli segreti per il successo del piatto:

  • Pulire i calamari freschi è un’operazione semplice. Sciacquare bene il calamaro sotto l’acqua. Staccare la testa ed eliminare la cartilagine trasparente. Rimuovere le pinne esterne.  Incidere con un coltellino la parte finale della testa per prendere un lembo di pelle. Tiratelo via completamente con le mani. A questo punto si pulisce la parte con i tentacoli. Si rimuovono prima gli occhi con un coltellino e poi si sfila il becco aprendo bene i tentacoli verso l’esterno e spingendo la parte centrale. Sciacquare bene tutto.
  • Vanno fritti pochi calamari e pochi gamberi alla volta per non diminuire troppo la temperatura dell’olio.
  • La pastella ghiacciata a contatto con l’olio bollente tenderà a schizzare. Mi raccomando attenzione, si rischia di bruciarsi e di macchiare il vestito.
  • Siccome si friggerà in più volte, tra una frittura e l’altra la pastella va rimessa in frigorifero o la ciotola contenente la pastella va messa in una bastardella più grande contenente acqua e ghiaccio.