L’uovo è un alimento perfetto perché ha poche calorie e un tempo di digestione direttamente proporzionale ai tempi di cottura.
Perfezione della forma e nobiltà di contenuto è simbolo di Risurrezione e di gusto per i romani. Il Belli in un suo componimento che rievoca il periodo quaresimale ricorda quanto era elevato il suo consumo nei periodi di magro: “… so che stasera che sol’ova toste ggià nho cotte trescent’e settantuno”.
Non c’è oggi osteria o ristorante che non serva una frittata vuoi con cipolle o zucchine o con carciofi o lesso.
A casa è una comoda e ghiotta soluzione per chi va di fretta ma desidera un pasto goloso.
I miei ricordi d’infanzia sono però legati non a ricette o uova cotte ma all’uovo crudo.
Mio padre spesso portava uova di contadino fresche di giornata e mi esortava, dopo aver creato un forellino sul guscio con un ago, “succhia l’ovo a papà”. Certo, dopo aver seguito il corso di HACCP, inorridisco solo al ricordo!
L’altro alimento tipico della mia prima infanzia da super magra è: l’ovo sbattuto. Ricordo mia nonna la mattina presto che montava il tuorlo e lo zucchero nella tazza sbattendo con forza bruta il composto finché non diventava tutto bianco e bolloso. Che goduria di colazione!
Riporto alcune ricette familiari di uova. Sono facili nell’esecuzione e velocissime nei tempi. L’unica accortezza è di accertarsi della freschezza della materia prima. D’altronde i romani de Roma ricordano che: “L’amore è come l’ova: è bono quanno è fresco.”